1a - scuola primaria "Fermi" piazza Trento e Trieste - Cusano Milanino - 12 maggio 2008

Nove e mezza. Arriva il vostro pullman all'ingresso del Parco Nord di via Clerici, "sbarcate " a terra e partiamo verso il boschetto del Parco. Ci aspettano tante piacevoli esperienze...

La macchia d'ombra di un bell'albero ci ospita, e seduti in cerchio ci rinfreschiamo la memoria sulla precedente gita al Parco (erano i primi di marzo, le piante erano ancora spoglie e non c'erano tutti i fiori colorati che oggi occhieggiano qua e là). Avevamo usato i sensi, vi ricordate bene, abbracciando gli alberi, e ascoltando i suoni del bosco, e raccogliendo oggetti del bosco.

Mi avete portato, come vi avevo richiesto, dei retini contenenti oggetti artificiali simili agli oggetti naturali raccolti la volta scorsa. La bambagia assomiglia, in morbidezza, all'erba; i pennarelli ai tronchetti, duri; la carta argentata delle uova di Pasqua, se stropicciata, produce un suono simile a quello delle foglie secche calpestate da tanti piedi in cammino. E tante altre cose avete portato, anche un bellissimo retino pieno di pupazzetti morbidi e colorati.

Anche questa mattina sono in programma delle interessanti attività, anche queste sui sensi. Come prima cosa vi invito a seguirmi nel bosco e ad indossare delle maschere particolari: sono maschere belle, colorate, ma non hanno gli occhi! Indossandole è impossibile vedere!
E vestendo queste maschere dovete percorrere un sentiero nel bosco, seguendo il tracciato segnato da una corda. Appesi ad essa troverete degli oggetti, e dovrete cercare di capire che oggetti sono usando solo le vostre mani.

Quando tutti avete finito ci togliamo le maschere: abbiamo trovato, appesi alla corda, dei tappi, una bottiglia, delle foglie e dei tronchi, uno spazzolino...e adesso attacchiamo alla corda i retini che avete portato da scuola: Ë il primo ricordo di voi che oggi lascerete al Parco. E se il brontolio dello stomaco si fa sentire, forse è ora di merenda!

Si ricomincia con un'altra sorpresa divertente: c'è un sentiero, tra prato e bosco, dove il terreno E' fatto di trucioli, e poi di sassi, e poi di tronchi, e poi sabbia, e poi paglia e così via.
Lo volete percorrere a piedi nudi? A giudicare dai sorrisi direi di sì!
Quindi via: anche i piedi, e la pianta del piede soprattutto, si diverte a stare in contatto con la natura. E per non fare ingelosire il palmo delle mani, la seconda volta percorriamo il sentiero a quattro zampe, come dei cagnolini.

La paglia, mi dite, è il terreno che avete preferito.

Ora lasciamo un altro segno del vostro passaggio al Parco: è un oggetto proprio originale, un foglio di legno, sottile, su cui avete scritto i vostri nomi. Lo attaccheremo all' "albero dei nomi", dove altre classi hanno attaccato fogli simili.
Con il tempo, bagnato dalle piogge, segnato dalle intemperie, inumidito dalle notti e seccato dal sole muterà colore, diventerà più scuro, fragile, fino probabilmente a cadere per terra per decomporsi e tornare ad essere humus.

E infine l'ultima esperienza: "il sentiero dei tronchi percorso dal bambino con la maschera copri-occhi guidato dal compagno che lo guida con sicurezza." Avete capito?

Se non vi ricordate, vi spiego: uno di voi indossa la maschera e non vede più niente. E un suo compagno lo guida per un percorso ad ostacoli, costruito con tanti ceppi di legno, di altezze diverse, piantati nel terreno a formare un cerchio.

Ci vuole concentrazione, equilibrio, e buoni consigli!
E' arrivato mezzogiorno, il pullman vi aspetta per tornare a scuola. Ci incamminiamo quindi verso l'uscita e ci salutiamo. Ciao!